lunedì 14 luglio 2014

La pazienza dell'ombrello-Note su un concerto al mare

Odiare il prosaico del fanatico,

il suo rammarico non chiede asilo, né un viatico;

dimentica l'ombrello su un attico,

solo per un attimo.

Peccato certe estasi non sappiano vestirsi d'eloquenza,

all'occorrenza,

di espressioni all'altezza,

c'è solo materia grezza,

l'emozione è goffa.

L'hanno vista implodere

come solo lei sa piovere.

Dopo ogni incantesimo sparisce,

stupisce,

come un giro di bassi

non capisce,

eppure scalfisce.

Come la tristezza,

o forse è solo la pioggia che si scolora,

non resta lì,

eppure c'è ancora.

giovedì 10 luglio 2014

Da correggere

Le capitava a volte di rileggersi, dopo molto tempo, e di aver l'impressione che quelle sotto i suoi occhi fossero le righe di un'altra persona.
Aveva voglia di di scrivere come forse non aveva mai fatto in vita sua, di svuotarsi, e di rimirarsi in forma di liquido scuro caldo appena scorso su fogli spessi di carta grezza.
E come ogni volta che intercettava la bella grafia inclinata di quello sconosciuto, aveva la stranissima sensazione che quella le fosse più familiare della propria ; che quel medesimo sconosciuto, inspiegabilmente, le fosse familiare, e che forse, suo malgrado, e in un modo non ancora chiaro, riuscisse ad esserle misteriosamente d'aiuto quando qualcosa in lei si andava a inceppare, quando qualcosa in lei le impediva di respirare, quando non riusciva più né a scrivere, né a parlare.
Forse le mancavano certe attese, le mancava il periodo in cui aveva la faccia tosta di cercare quello sconosciuto e farsi correggere i compitini a casa.
O forse, in realtà aveva solo voglia di tornare in un vecchio bar, e incontrare un vecchio amico che non aveva più il coraggio di chiamare. Per orgoglio o per dignità. Ma va là.

lunedì 7 luglio 2014

Carrioniti

Una lanterna a olio fumigante sui fogli ingialliti dello scrittoio unto del poeta ebbro.
Un gelido alito di vento dalla finestra aperta spense la fiammella, e la megera entrò.
Incantesimo della parola, maleficio d'una strega: 
"Scrivi più in fretta, arriva alla fine dell'ultimo atto!"
La strega pronunciò un nome e il poeta ebbro, nella notte, annegò nel suo calamaio.