Ho
pensato a questo,
che a
nessun uomo,
mai,
dovrebbe
toccare di rimpiangere di non aver trascorso più tempo con qualcuno,
fintanto
che questi era in vita;
che a
nessun essere ancora al mondo, dovrebbe mai toccare assistere al
dolore d'un padre
che
piange un figlio, che sia di sangue oppure no.
Ho
pensato
che a
nessun essere vivente dovrebbe toccare la sventura di serbare il peso
della memoria, quando è resa fardello dal rimpianto, feroce,
ferocissimo, di non aver mai pronunciato una parola d'affetto
a
chi,
ormai,
non
ha più orecchie per udire,
e non
udirà.
Mai
più.