lunedì 28 ottobre 2013

Senza titolo o del rumore della tua biro sulla carta.


Parlami,
io sono qui,
e ogni centimetro del mio essere si fa orecchio teso ad ascoltar quello che hai da dirmi.
Scrivimi,
aspetto di sentire sotto le dita lo spessore dell'inchostro scuro-denso-compatto-pesantissimo della tua biro.
 E se lascio arrivare il pensiero un pò più in là,
ti vedo mentre scrivi caratteri fitti su una carta ruvida, ma elegante,
e a ogni tratto mi si scava qualcosa dentro.
Non so perché,
ma mi son chiesta in che modo cerchi le chiavi di casa in tasca;
 se t'è mai capitato di non trovarle;
 se ti ha mai preso una fitta allo stomaco dinanzi a una porta.
Ma,
soprattutto,
mi son chiesta,
che rumore fanno le tue mille incertezze mentre il tuo capo poggia sul cuscino.
Scrivimi,
oppure parlami,
oppure guardami in silenzio.
Io sono qui.


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